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A volte è difficile pensare di dover chiedere aiuto. C’è chi non osa per timidezza, chi se ne vergogna, pensando di essere l’unico a presentare una difficoltà o un bisogno che non riesce a superare o soddisfare in maniera autonoma, poi c’è chi si fa promotore del detto “Chi fa da sé fa per tre!”. Bisognerebbe considerare invece la richiesta di aiuto come il risultato di un’autovalutazione efficace, della comprensione delle proprie capacità e anche dei propri punti deboli. Un aiuto può consistere nella semplice attivazione di alcune risorse che si trovano già dentro di noi, ma che da soli non riusciamo a far emergere.
La dimostrazione teorica di questo concetto si trova nel costrutto definito dallo psicologo e pedagogista Lev Semënovič Vygotskij come zona di sviluppo prossimale. ”Egli pensava che il grado e il ritmo con cui l’individuo realizza il suo potenziale sono influenzati da Esperienze di Apprendimento Mediato. (…) Prima o poi questo potenziale potrà essere esteso all’interno di un’ampia zona (ZSP: zona di sviluppo prossimale). (…) L’Esperienza di Apprendimento Mediato si riferisce al modo in cui gli stimoli di cui il bambino fa esperienza nell’ambiente sono trasformati da un agente mediatore (… che) sceglie, arricchisce, esamina e organizza in altra maniera il mondo degli stimoli per l’allievo, con l’intenzione e il chiaro obiettivo di potenziare e rendere efficace il suo funzionamento cognitivo” (Il programma di arricchimento strumentale di Feuerstein. Fondamenti teorici e applicazioni pratiche. Feuerstein R., Feuerstein R. S., Falik L. H., & Rand Y. A., 2008 Erickson Ed.).
A partire dallo stesso principio è stato elaborato anche il programma Brain Rx, un percorso che potenzia le abilità cognitive di base, già presenti in ciascuno di noi, ma che possono essere allenate e rese più efficienti con l’aiuto di un trainer esperto, tramite lo svolgimento di esercizi divertenti, sfidanti e adattati alle specifiche esigenze individuali.
Da piccoli siamo facilmente spinti a chiedere aiuto: le nostre gambe dopo una lunga camminata si stancano e chiediamo di essere presi in braccio, la nostra statura non ci permette di raggiungere il libro che si trova sullo scaffale più alto della libreria e le nostre mani faticano a impugnare bene la forchetta, per cui il contenuto del piatto spesso non arriva alla bocca e finiamo per avere bisogno dell’aiuto di un adulto. Crescendo diventiamo più competenti e pensiamo di essere ormai in grado di fare tutto autonomamente, ma dimentichiamo che, se anche così fosse, magari riusciremmo prima a finire un lavoro con l’aiuto di qualcuno e magari lo completeremmo anche meglio, unendo le forze, le risorse e arricchendoci l’un l’altro tramite il lavoro di squadra.
I percorsi che proponiamo nel nostro Centro sono fruibili a tutte le età, in quanto vengono elaborati a partire da un test che valuta le caratteristiche e le esigenze specifiche di ogni individuo, tenendo conto anche della fase del ciclo di vita in cui si trova e delle difficoltà che presenta.
Alcuni esempi molto attuali di forme di aiuto tra le perone possono essere ricavate da questo periodo di pandemia che stiamo vivendo ormai da tempo: durante il primo lockdown il bisogno di sostegno morale ha portato le persone a ritrovarsi sui balconi a cantare canzoni tipiche della cultura musicale italiana o l’inno di Mameli, a dimostrazione del fatto che ci si stava aiutando a resistere uniti a un periodo così particolare e difficile per tutti; appena possibile, molti volontari si sono adoperati per aiutare chi aveva bisogno di rifornimenti di cibo o medicine e magari non poteva permetterselo per questioni economiche o perché non riusciva a recarsi di persona ad acquistarli; tutti ci siamo rivolti alla Scienza e alla Medicina chiedendo di aiutarci a uscire da una situazione così difficile.
Nel nostro Centro abbiamo pensato di utilizzare dei programmi che potessero essere seguiti anche a distanza, online, proprio come il periodo richiedeva, in modo tale da non lasciare indietro chi in quel momento aveva necessità, ma non poteva recarsi da noi per essere aiutato. Questa modalità di lavoro è rimasta tra i nostri punti di forza, in quanto possiamo aiutare molte più persone, anche coloro che non possono raggiungere fisicamente il nostro Centro.
Un periodo storico come quello che stiamo vivendo ci ha privato di tante cose, ma speriamo che possa anche avercene insegnate altrettante, tra cui l’importanza di chiedere (e fornire) aiuto.
Per maggiori informazioni consultate il nostro sito al link: https://www.sviluppocognitivo.it/il-programma-brain-rx-e-il-gibson-test-delle-abilita-cognitive/
Lo Staff del Centro per lo Sviluppo delle Abilità Cognitive
Contattaci al 3477133549 o scrivici a: presidenza@sviluppocognitivo.it se pensi che possiamo aiutarti con il nostro centro BrainRx (LearningRx negli USA)!