“È un disturbo del neurosviluppo che insorge precocemente con difficoltà nell’interazione e nella comunicazione sociale” (APA,2013).
Dunque i ragazzi con disturbo dello spettro autistico hanno comportamenti che limitano e compromettono il funzionamento quotidiano.
Si possono differenziare soggetti ad “alto funzionamento” e a “basso funzionamento”.
Ad “alto funzionamento” sono coloro che presentano un quoziente intellettivo nella norma o superiore (senza disabilità intellettiva).
A “basso funzionamento” sono considerati coloro che presentano un quoziente intellettivo inferiore alla norma (con disabilità intellettiva).
Deficit nel condividere affetti, emozioni e interessi
Deficit nella comunicazione non verbale e difficoltà di interazione tra comunicazione verbale e non verbale
Deficit nei gesti e espressioni facciali
Deficit nel mantenere un contatto visivo
Deficit nell’instaurare relazioni sociali
Comportamenti e linguaggi ripetitivi e semplici
Ipersensibilità ai suoni
Reazioni emotive estreme
Il nostro allenamento cognitivo è focalizzato sul singolo e vuole intervenire in modo divertente e utile alle singole necessità affinché le capacità presenti in questi bambini e ragazzi vengano sempre più sviluppate e potenziate quali la memoria a lungo termine, l’attenzione e l’elaborazione emotiva.
Entrano in gioco i fattori genetici e fattori ambientali quali: l’esposizione a farmaci durante la gravidanza, nascita pretermine, mancanza di vitamine D, anzianità dei genitori, esposizione a sostanze tossiche durante la gravidanza e nei primi mesi di vita (mercurio, alluminio, piombo, metalli pesanti…). (Pacchin, pg.13)
Uno studio pubblicato su Nature Genetics analizzando il DNA si 18.000 persone autistiche ha riscontrato la presenza di ereditarietà per un 50%, il resto è causa di fattori ambientali.
No, non esiste. Il BrainRx è una tecnica di intervento mirata ad aumentare le potenzialità cognitive del bambino, la sua capacità di ascolto, di scrittura, di lettura e in generale a potenziare le funzioni compromesse.
Ci sono molteplici studi che smentiscono tale correlazione. (Taylor, 2014)
La diagnosi viene fatta da specialisti quali lo psicologo e il neuropsichiatra infantile, che si baseranno sull’osservazione diretta del bambino, l’uso di test specifici e le informazioni riportate dai genitori.
Sicuramente sì, ma se si vuole intervenire alla base del problema diventa importante utilizzare il metodo BrainRx che agisce nelle aree cerebrali funzionanti andando a rafforzare le prestazioni del ragazzo. Se si rafforzano le funzioni deboli comportamentali, emotive, linguistiche il tutoraggio diventa più semplice ed efficace.