Nel DSM-5 (manuale diagnostico, quinta edizione, APA,2013), la sindrome viene definita come un “disturbo del neurosviluppo” caratterizzato da sintomi riconducibili a tre grandi aree:
Si tratta pertanto di un disturbo evolutivo dell’autocontrollo che ostacola lo svolgimento delle comuni attività come: andare a scuola, fare i compiti in maniera autonoma, giocare serenamente con i compagni, dialogare con i genitori, relazionarsi e in generale inserirsi nella società rispettandone le normi vigenti (Marzocchi & Bongarzone,2019).
Ecco quindi come possiamo intervenire per aiutare i nostri ragazzi con il potenziamento cognitivo attraverso la tecnica del (Gibson test e Brain Rx,……………) andando a favorire la capacità di mantenimento attentivo, di riduzione degli impulsi e di controllo comportamentale, con riscontri sia in ambito scolastico che famigliare. Un ragazzo che riesce a prolungare il suo livello di attenzione nel tempo, avrà modo di completare le richieste scolastiche, di apprendere un maggior numero di informazioni senza distrarsi o ancora in generale un maggior autocontrollo delle proprie azioni permetterà di avere una maggiore consapevolezza dei comportamenti giusti o sbagliati, di avere un maggior rispetto delle regole sociali e di turnazione.
Se pensi che possiamo esserti d’aiuto allora ti consigliamo di chiamarci così da poter iniziare l’osservazione delle tue abilità, dei tuoi punti di forza e di debolezza e poter pianificare un intervento mirato, volto a incrementare le abilità e migliorare la qualità della vita.
Non esiste una cura che permetta di eliminare il disturbo, dove ritenuto necessario si può intervenire con farmaci ma in generale l’intervento è mirato a una gestione più consapevole dei sintomi e a un aiuto nell’autocontrollo comportamentale.
Attraverso il potenziamento cognitivo i ragazzi possono vedere miglioramenti nei diversi contesti di vita e rendersi conto delle loro abilità cognitive oltre alla capacità gestire l’aumento dei livelli di attenzione e di riflessione prima di un’azione.
La dislessia non si può curare ma si può sicuramente intervenire con delle strategie mirate per potenziare le abilità di lettura, di scrittura e apprendimento attraverso un intenso allenamento cerebrale.
È importante intervenire precocemente per permettere di riconoscere i punti di forza e di debolezza dei ragazzi così che possa gestire le sue difficoltà con l’avanzare dell’età.
Il tutoraggio è sempre un aiuto valido, ma allenare il cervello permette di potenziare le nostre abilità in maniera mirata.
American Psychiatric Association (2013). Diagnostic and statistical manual of mental disorders (DSM-5).Frölich, J. (2002). ADHD.Marzocchi, G., & Bongarzone, E. (2019). Disattenti e iperattivi. Il Mulino.