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Non sai mai cosa ti capita nella vita, può succedere a chiunque di diventare un genitore di un figlio disabile.
I figli disabili nascono in ogni nazione, cultura, popolo, ceto sociale. Quando nasce un figlio disabile un turbine investe la coppia, improvvisamente la famiglia intera è sconvolta e la prima sensazione che si prova è di aver chiuso con una vita normale. Il figlio speciale chiederà tempo, investimenti di energia, di denaro, di revisione di progetti di vita che si erano accarezzati. Un fulmine a ciel sereno.
Una che coppia improvvisamente si trova tra le braccia un figlio disabile deve innanzi tutto fare i conti con uno sbandamento iniziale che mette a dura prova. Soprattutto perchè sin dall’inizio bisogna cercare informazioni su quella disabilità inaspettata.
Oggi con internet abbiamo tutti più faclimente accesso alle informazioni, ma per alcune disabilità rare, non comunque così immediato reperirle neanche nella rete. E allora parte la ricerca di informazioni, famiglie, associazioni dedicate a quella particolare disabilità, totalmente imprevista. Una disabilità che con la sua presenza ha rovinato la magia di una nascita che non si aspettava così.
Oppure si può scoprire che un figlio nato sano nel tempo può acquisire una disabilità. Anche questo fatto insapettato in una famiglia è un urgano che soffia e spazza via tutto: progetti, pensieri, equilibri famigliari. Questa disabilità inaspettata è una prova grande per la tenuta di una coppia! Bisogna attingere alle radici del rapporto che ha dato vita a quella particolare famiglia per tenere saldo il timone!
Vi sono poi coppie ancora più speciali che per scelta adottano un figlio disabile. Queste coppie sono composte da persone straordinarie, vere perle preziose per la società, veri seminatori di saggezza, umiltà e accoglienza!
Avere un figlio speciale implica anche essere coppia speciale e dovrebbe implicare anche la disponibilità a capire come si può diventare genitori speciali. Questi ultimi sono il risultato di una coppia che nell’ inaspettato arrivo della disabilità (o nella scelta di adottare la disabilità) ha conosciuto un modo diverso di volersi bene: profondo, umile di fronte al mistero della vita speciale, desideroso di cooperare per il bene del figlio e di tutta la famiglia, aperto a modificare i piani, i progetti e soprattutto a vedere la positività di questa presenza speciale nella propria famiglia.
Pare che nelle classi dove vi sono bambini speciali i bambini apprendano meglio e imparano a cooperare, ad essere più empatici.
Anche nella famiglia speciale questo figlio speciale, seppure nel dolore, nella sofferenza, nello smarrimento, è portatore di semplicità, amore vero, unione forte tra i membri che vi appartengono. In una parola il figlio speciale è un vero dono, è IL DONO! Il dono per amarsi di più, per diventare forti davanti alle prove della vita, dovrebbe anche essere IL DONO PER DONARE DI PIU’. Sì, perchè quando la vita ci mette alla prova, ci offre una prova, il modo migliore per affrontarla è fare della nostra prova un DONO PER GLI ALTRI. Questo atteggiamento diventa balsamo per il cuore ferito, addolorato, smarrito perchè si trova un senso alla prova.
I genitori speciali sono prima di tutto una coppia speciale che, nell’accettazione della disabilità, si aprono al mondo, non si accontentano della situazione ma cercano continuamente miglioramenti, con una forza d’animo che solo la prova della disabilità può dare. Le coppie speciali oggi sono un vero DONO SOCIALE per tutti! La società deve essere rivolta a loro, al loro esempio, alla loro stoica, esemplare ed arricchente presenza nel tessuto quotidiano. E affinchè continuino ad apportare valore sociale, tutta la società le deve sostenere con ogni mezzo, vicinanza empatica e d’azione.
Dott.sa Lastella Nicoletta, presidente Centro per lo Sviluppo delle Abiltià Cognitive, madre di quattro figli tra i quali un adulto con sindrome di Down