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La Dislessia sembra un fenomeno “esploso solo ora”, quasi con un allarmismo esagerato. In realtà, non si tratta di un fenomeno moderno e in passato non vi erano tutte queste diagnosi solo perché è da pochi anni che si sono intensificate le ricerche nel settore. In precedenza, le fatiche e le fragilità venivano sottovalutate o confuse con altro, come pigrizia, svogliatezza, “non amore” per la scuola, poca attenzione da parte della famiglia. Di conseguenza, è possibile che molti bambini dislessici, oggi divenuti adulti, con un percorso scolastico ormai concluso e inseriti nel mondo del lavoro, non siano mai stati diagnosticati come tali e che per loro tale disturbo di decodifica sia divenuto un disturbo neurobiologico nascosto.
Molto spesso, sono riusciti a compensare in autonomia tali difficoltà utilizzando strategie diverse a seconda del contesto. Gli studi, infatti, mostrano che ci sia un miglioramento delle abilità di lettura, ma tale disturbo rimane nel tempo ed è possibile che gli adulti, definiti “auto-compensati”, riscontrino comunque fatiche nel loro vissuto quotidiano, senza però essere in grado di dare loro “un nome specifico”.
Un “dislessico adulto”, quindi, potrebbe aver sperimentato, nel corso degli anni di studio, difficoltà di diverso ordine, tra le quali fatica a leggere tanto le parole semplici e corte quanto quelle più complesse, compiendo spesso inversioni di fonemi (v/f, d/b, p/t) o facendosi aiutare dal contesto (quindi ad esempio dal filo logico del testo da leggere) per anticipare parole lette senza una vera conversione grafema-fonema. Come conseguenza, tali fragilità, il più delle volte sottovalutate, potrebbero in qualche modo aver condizionato le loro successive scelte accademiche o lavorative, causando l’abbandono del percorso scolastico e/o la scelta di una posizione lavorativa differente dalle aspettative.
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Grazie alla tecnica del Brain Rx, è possibile intervenire utilizzando degli esercizi cognitivi sfidanti divertenti, personalizzati, one-to-one, in cui viene richiesto al bambino/a/ragazzo/a/adulto l’impegno di un’ora al giorno circa online o in presenza. Siamo fieri di vedere che i nostri utenti in allenamento in meno di due mesi iniziano correttamente a leggere speditamente e a decodificare fonemi e grafemi. Ulteriormente notiamo un notevole miglioramento della memoria a breve e a lungo termine, il grado di attenzione e la velocità di elaborazione dei dati. Anche la logica e il ragionamento si sviluppano presto durante l’allenamento cognitivo Brain Rx, come anche l’elaborazione visiva e uditiva delle informazioni. Il tutto con una drastica riduzione delle problematiche croniche della dislessia!
Il Soliloquio Interiore è una modalità interattiva che può essere insegnata per imparare ad essere soggetti ad alto funzionamento mentale, in grado di rispondere efficientemente alle performances quotidiane.
È bene precisare che, attualmente in Italia i servizi diagnostici nazionali non possono prendere in carico soggetti che hanno superato i 18 anni di età, mentre i servizi che effettuano diagnosi neuropsicologica nell’adulto raramente si occupano di dislessia, in quanto esistono pochi strumenti diagnostici appositamente validati per la diagnosi dei disturbi specifici dell’apprendimento in età adulta.
Ad ogni modo, Per avere una diagnosi occorre rivolgersi ad un’Equipe autorizzata dall’ASL di riferimento, composta da diverse figure professionali, tra cui psicologici, logopedisti e neuropsichiatra, che lavorano in rete nel pieno interesse di una visione multidisciplinare.
La dislessia non si può curare ma si può sicuramente intervenire con delle strategie mirate per potenziare le abilità di lettura, di scrittura e apprendimento attraverso un intenso allenamento cerebrale.
È importante intervenire precocemente per permettere di riconoscere i punti di forza e di debolezza dei ragazzi così che possa gestire le sue difficoltà con l’avanzare dell’età.
Il tutoraggio è sempre un aiuto valido, ma allenare il cervello permette di potenziare le nostre abilità in maniera mirata.
Benso, E. (2011).La dislessia. Una guida per genitori e insegnanti: teoria, trattamenti e giochi, Il Leone Verde. amento delle prestazioni cognitive può essere notevole.
La nostra organizzazione, nell’interesse primario dei nostri clienti, opera sotto la stretta supervisione di personale laureato e/o appositamente formato. Ricordiamo che il nostro operato non può sostituire mai l’intervento medico.