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Tutti noi, fin da piccoli, abbiamo fatto finta di essere degli scrittori intenti a raccontare qualche avventura o situazione che stava prendendo forma nella nostra testa e dove non si teme di venire criticati, perchè tutto può essere modificato dalla nostra fantasia a nostro piacimento.
Leggere un buon libro, scrivere delle poesie, delle favole o dei romanzi è un modo per immergerci in un mondo parallelo dove nulla è sbagliato, dove le idee prendono forma, la fantasia può diventare realtà e ciascuno può sentirsi libero. Libero di viaggiare con la mente, di immedesimarsi nei personaggi, di valorizzarsi, ma anche libero di provare emozioni e sentimenti nuovi dati da situazioni, fatti o azioni che ci hanno colpito maggiormente in quel preciso momento.
Un libro sa stimolare la mente, l’attenzione, il pensiero, l’immaginazione, il dialogo interno, l’introspezione dei sentimenti più nascosti ed è in grado di aiutarci a migliorare la dialettica e l’elaborazione dei concetti. L’emergere di emozioni nuove non ci deve far vergognare, perchè non ci rende più vulnerabili, ma maggiormente maturi, consapevoli e in grado di consentirci di comprenderci meglio nel profondo. Pertanto saper lavorare metacognitivamente sulle emozioni è il miglior modo per conoscere se stessi e gli altri.
Quindi in che modo un libro può aiutarci a comprendere e elaborare le nostre emozioni?
Pensiamo per esempio al libro del Re Leone che ci ha fatto piangere davvero tanto, se ci si sofferma a pensare attentamente al momento esatto in cui il padre cerca di salvare il figlio…sicuramente tutti noi, soprattutto da bambini, abbiamo provato tristezza, rabbia e una sensazione di paura per come è andata a finire la favola e come questa possa avverarsi anche nella realtà. Analizzando però questo aspetto, possiamo sicuramente confermare come questa esperienza ci ha permesso di creare delle connessioni con le nostre emozioni e sentimenti nei confronti dei nostri genitori ma anche degli altri portandoci a immedesimarci, in una brutta situazione analoga, nei sentimenti altrui.
Pensiamo ora al nostro stato d’animo provato nelle pagine precedenti, quando il piccolo leoncino si trova a giocare spensierato e felice con la sua migliore amica e la sua famiglia; sicuramente in questa occasione le emozioni provate sono state diverse, più improntate alla gioia, spensieratezza e felicità che si possono ritrovare nelle nostre esperienze quotidiane. Ecco quindi come il nostro stato d’animo può variare in continuazione, a seconda delle situazioni che ci si ritrova ad affrontare nel quotidiano o attraverso l’immedesimazione dei personaggi nelle storie.
Diventa quindi importante, fin da piccoli, approcciarsi alla lettura per sentirci protagonisti o semplici spettatori, ma sempre affiancati dalla presenza di un buon mediatore, in grado di spiegarci una situazione e di aiutarci nel processo di elaborazione e comprensione.
Lo staff del Centro per lo Sviluppo delle Abilità Cognitive
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